“smart contract” è un umbrella term, ovvero un termine con il quale si raccolgono insieme concetti a volte disparati e non necessariamente collegati. L’introduzione del concetto di smart contract risale agli scritti di N. Szabo e successivi. E risalgono al 1994 ovvero prima dell’invenzione di Bitcoin
Possiamo immaginare uno smart contract come l’implementazione di una certa logica attraverso un codice di programmazione che viene messo in esecuzione non un singolo computer ma un’intera rete che registra le proprie transazioni su una blockchain.
La rete non viene utilizzata per parallelizzare il carico di lavoro e renderlo più efficiente ma ha al contrario come scopo la certificazione crittografica, tramite protocollo di consenso, degli input, degli output e del calcolo stesso in modo da garantire tutti gli osservatori che il calcolo non è stato manomesso o alterato durante il suo corso.
Sebbene gli smart contract siano in qualche modo presenti in Bitcoin e in realtà teorizzati perfino prima della sua nascita, il progetto che ha reso popolare l’idea di smart contract è Ethereum.
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