Occupy Wall Street by trading. Incredibile storia di GameStop

Quello che sta succedendo in questi giorni al titolo Gamestop è qualcosa di storico. Cercando come spiegarlo mi sono imbattuto nelle parole di Gianluigi Crimi in questo post che lo spiega molto meglio di come avrei potuto farlo io.

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Game Stop (GME) è un’azienda sull’orlo del fallimento. Vende videogiochi nei negozi fisici in un mondo in cui la fisicità sta scomparendo, specialmente per cose naturalmente immateriali come il software.Molti fondi e altre istituzioni finanziare con l’intenzione guadagnare dal ribasso della stessa si sono posizionati short sui mercati. Su reddit però dei trader freelancer hanno visto una ghiotta opportunità di guadagno e si sono organizzati per fare saltare le posizioni dei suddetti fondi. Quando salta una posizione short, chi ha quella posizione aperta deve chiuderla (il processo avviene automaticamente) con un ordine a mercato, questo fa alzare il prezzo e può portare alla chiusura di altre posizioni short innescando in alcuni casi un effetto domino che in linguaggio tecnico viene definito “short squeeze”. Tutto ciò insieme all’acquisto coordinato da parte dei redditors ha portato ad un aumento vertiginoso delle quotazioni di GME. Con enormi guadagni per i trader freelancer e con enormi perdite per i fondi istituzionali.Il titolo è stato sospeso più volte per eccesso di rialzo e per l’eccessiva volatilità e ora il CEO del Nasdaq propone di bloccare le contrattazioni per consentire ai fondi di riposizionarsi[1]. Discord ha anche chiuso i canali dedicati al trading [2], questo è avvenuto ufficialmente per violazioni di condotta negli stessi canali ma il dubbio di pressioni in merito è ovviamente altissimo, viste le quantità di soldi che girano e il potere, non solo economico, dei gruppi coinvolti. Personalmente ritengo queste cose come criminali! E no, non mi riferisco agli acquisti coordinati che sono legittimi e che anzi bilanciano lo strapotere dei grandi fondi. E’ allucinante che chi ha osannato negli anni il libero mercato e la legge della domanda e dell’offerta possa dire “se guadagniamo noi va bene, se guadagnano gli altri spegniamo tutto”.Parafrasando le parole di James Carville, riusate anche da Clinton nella campagna elettorale contro Bush non mi resta che dire loro:”It’s the market, stupid”!Altrettanto grave è il fatto che quando si parla di Bitcoin i vari soloni dicono che bisogna stare attenti perché non si tratta di mercati regolamentati*. Se la regolamentazione serve per avere degli attori privilegiati a cui viene consentito di cambiare le proprie scelte quando queste si rivelano perdenti allora spero che ciò non succeda mai a Bitcoin.Se libero mercato deve essere che libero mercato sia, sennò stoppiamo la finanza e ripensiamo il mondo!

Ps. credo che questo sia solo l’inizio e che assisteremo ad altri fenomeni simili in cui la velocità dei piccoli trader vada a sovvertire la forza dei grandi.

[1] https://www.mediaite.com/…/nasdaq-ceo-suggests-halt-to…/

[2] https://www.theverge.com/…/discord-bans-the-r…

*anche questa affermazione è falsa e la regolamentazione degli exchange avviene a vari livelli a partire dalle procedure di KYC/AML (Know Your Customer/Anti Money Laundering) che servono per l’antiriciclaggio.

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