Ho il piacere di collaborare con ISOC Italia ad un progetto che mira a mettere insieme offerte e richieste di aiuto in questo periodo difficile. Il progetto è in una fase molto iniziale ma grazie alla guida di Enzo Puliatti e all’aiuto di Garr, Flazio e Radix Group abbiamo messo su il sito www.sosdigitale.org dotato di una sezione speciale cercatrova.sosdigitale.org per richiedere o offrire la propria solidarietà in modo geo-localizzato.
Riporto di seguito l’annuncio del servizio
Carissimi,
Vorrei informarvi di un’iniziativa che abbiamo appena lanciato e per la quale speriamo di raccogliere contributi concreti che ciascuno di noi potrà dare.
L’idea è quella di mettere in piedi una campagna di solidarietà digitale. Abbiamo deciso di partire immediatamente, penseremo poi a perfezionare tutto ciò che si può migliorare: in questa fase di emergenza sentiamo l’impellenza di “sporcarci le mani”. Così abbiamo già creato un embrione di sito web: www.sosdigitale.org che naturalmente è ancora molto lontano da come vorremmo che fosse e ve ne chiediamo venia: è stato messo insieme in poche ore da un gruppo piuttosto eterogeneo: un avvocato, un ingegnere e uno “scienziato della politica”. E’ oggettivamente difficile pensare che da tale gruppo potesse uscire qualcosa di meglio, ma adesso tocca a voi, che sapete come fare, contribuire.
Abbiamo anche aggiunto un embrione di “marketplace” – cercatrova.sosdigitale.org – che vuole essere un punto di incontro fra chi ha qualcosa da offrire in donazione – computers, laptops e altre risorse – e chi invece ne ha bisogno. Stiamo usando OSCLASS, un pacchetto Open Source che produce un risultato alla “Craiglist” ma anche qui non siamo del tutto soddisfatti e andiamo avanti a piccoli passi. Avremmo bisogno di qualcuno che ci dia una mano prima di lanciarlo definitivamente, magari di qualcuno lo conosce bene e che possa lavorare sulla traduzione italiana, attualmente alquanto sommaria.
Il GARR ha offerto infrastruttura e risorse informatiche. L’INFN e l’Università di Catania un “Open Access Repository”. Diverse altre aziende hanno già collaborato in questa tappa iniziale. Adesso abbiamo però bisogni di un esercito di volontari che sappiano fare meglio di noi e che ci diano concretamente una mano a portare avanti l’iniziativa.
Bene. Qui concludo e aspetto un vostro riscontro.
Oltre che rispondere direttamente potete anche compilare il form presente sul sito http://www.sosdigitale.org e ci potete raggiungere alla mail:
info@sosdigitale.org
Vi allego il testo che abbiamo deciso di pubblicare nella home page del sito cercando di riassumere il messaggio centrale dell’iniziativa:
Nel corso dell’emergenza causata dalla diffusione epidemica del Covid-19 Internet è diventato centrale nello svolgimento delle ordinarie attività quotidiane.
Da attivisti, esperti, studiosi, tecnici e professionisti che operano per favorire lo sviluppo libero, equo, sicuro e universale di Internet, vogliamo agire per migliorare la qualità della vita delle persone mettendo in pratica le concrete potenzialità sociali di Internet nell’ambito di una rete di organizzazioni che già adesso conta l’adesione di rilevanti personalità del settore accademico, della ricerca e del mondo imprenditoriale impegnate a presidio della conoscenza e dell’uso consapevole delle tecnologie.
È giunto il momento di “Fare Rete” creando condizioni efficaci di collaborazione sinergica con tutti gli attori istituzionali e sociali mediante azioni concreti in grado di incidere su tutti i livelli di intervento, con priorità strategica riservata al sistema educativo: la scuola rappresenta, infatti, il settore fondamentale per il rilancio evolutivo del nostro Paese, da cui dipende la rigenerazione culturale delle future generazioni. Le rilevanti criticità legate al corretto uso delle piattaforme e-learning secondo un efficace approccio di didattica a distanza adeguato alle esigenze formative attuali impongono la necessità di elaborare immediate soluzioni in grado di superare il diffuso ritardo riscontrato.
Occorre, inoltre, investire in modo massiccio sull’uso generalizzato degli OpenData come modello organizzativo di accesso totale al patrimonio informativo pubblico esistente. Il prezioso monitoraggio sulle percentuali del contagio epidemico del Covid-19 grazie alla quotidiana diffusione di dati in formato aperto resi disponibili alla collettività, infatti, dimostra l’importanza di progettare, in largo anticipo, efficaci politiche di OpenData che consentano la creazione di un ampio e variegato insieme di dataset utilizzabili liberamente per migliorare la qualità dei servizi pubblici esistenti e stimolare la partecipazione attiva dei cittadini al processo decisionale degli apparati amministrazioni.
Siamo aperti a coinvolgere tutti coloro che intendono perseguire tali scopi, facendo appello ad ogni tipo di supporto che risulti utile contro il rischio di discriminazioni legate all’assenza di infrastrutture o alla mancanza di cultura digitale di base, per evitare che si diffondano gravi forme di esclusione sociale a svantaggio di ampi strati della popolazione italiana.
Un caro saluto,
Enzo Puliatti
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