Articolo scritto da Mauro Pili
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31 marzo 2018
Per oltre un anno si è utilizzata la definizione di Security token e Utility token per capire come fossero regolate emissione e vendita rispetto alle esistenti norme finanziarie; questa distinzione viene ripresa dalla pubblicazione il 16 febbraio 2018 delle norme da parte dell’autorità svizzera FINMA (Swiss Financial Market Supervisory Authority), la più avanzata finora, definendo 3 tipi di token in base alle loro caratteristiche:
- Payment token
- Utility token
- Asset token, la cui definizione coincide con quella generalmente indicata come Security token
Payment token
Secondo la definizione del FINMA, i Payment token sono sinonimi per le criptovalute e non hanno altre funzioni o collegamenti con progetti da sviluppare. In alcuni casi i questi token possono sviluppare solo le funzionalità necessarie e diventare accettati come mezzo di pagamento. Generalmente hanno la loro blockchain e andrebbero e vengono definiti più come Coin che come Token.
Utility token
Gli Utility token sono token che servono per fornire accesso digitale ad una applicazione o ad un servizio digitale.
Security token o meglio Asset token
I Security token, definiti dal FINMA Asset token, rappresentano degli asset quali partecipazioni a sottostanti fisici reali, quote societarie o flussi di reddito o un diritto a dividendi o al pagamento di interessi. In termini di funzione economica, i token sono analoghi ad azioni, obbligazioni o derivati.
Questo fa in modo che Security token siano valori patrimoniali digitali soggetti alle norme degli enti regolatori finanziari. In termini legali, sono un misto tra asset digitali (token) con i prodotti finanziari tradizionali – una nuova tecnologia che migliora le cose vecchie.
Se le cripto-currency come Bitcoin ed Ethereum vengono a volte definiti come “soldi programmabili”, si possono considerare i Security token come una forma di “proprietà programmabile”. Ciò significa che qualsiasi bene di proprietà può essere (e probabilmente sarà) token-izzato (azioni pubbliche e private, debiti, immobili, ecc.).
Cosa rende i Security token migliori dei tradizionali titoli finanziari?
I Security token apportano una serie di miglioramenti ai prodotti finanziari tradizionali consentendo l’eliminazione dei tradizionali intermediari finanziari di investimento (di solito banche e istituti finanziari) per l’esecuzione delle transazioni. L’eliminazione degli intermediari comporta commissioni più basse, un’esecuzione più rapida delle operazioni, l’esposizione al libero mercato potenzialmente senza confini geografici, una più ampia base di potenziali investitori, funzioni di servizio automatizzate e l’assenza di manipolazione da parte degli istituti finanziari.
I Security Tokens soddisfano i requisiti legali?
Non esiste una risposta “si” o “no” secca a questa domanda.
Innanzitutto perché i Token esistono nella blockchain che non ha confini geografici e intrinsecamente non è direttamente soggetta a nessuna giurisdizione, ma solo ad algoritmi informatici.
La valutazione dell’impatto della giurisdizione e delle relative norme legali, richiede che si sposti l’attenzione sui soggetti partecipanti al sistema realizzato tramite i token: prima di tutto il soggetto creatore del token, poi gli acquirenti dei token, gli utenti nel più ampio senso del termine, e comunque anche le modalità con cui tali token vengono “transati” o nel loro funzionamento in generale.
Vale la pena notare che per gli investitori, i Security token potrebbero essere quelli più sicuri poiché potrebbero essere applicate e rinforzate delle norme che li regolano, e il proposito ispiratore di tali norme generalmente ha come obiettivo quello di garantire gli investitori. Tuttavia, questo tipo di token rende le ICO più complicate, potrebbe richiedere procedure KYC/AML, fino ad annullare molti dei vantaggi che hanno consentito il proliferare delle ICO. La FINMA ad esempio considera questi token come un titolo finanziario e applica loro le stesse regole che si applicano ad altri titoli (azioni, obbligazioni, ecc.).
Security token in Svizzera
Secondo la legge Svizzera coloro che emettono e gestiscono mezzi di pagamento sono definiti come intermediari finanziari soggetti alla legge sul riciclaggio del denaro.
Le linee guida chiariscono che, dato che il token di pagamento può essere trasferito a mezzo della blockchain, e quindi utilizzato appunto come strumento di pagamento, il promotore di una ICO che li riguardi è assoggettato alla vigilanza prudenziale della FINMA (obbligo che può nascere sia al momento della ICO sia dopo).
Ciò comporta l’obbligo di adeguarsi a criteri specifici di diligenza, l’obbligo di affiliazione ad un organismo di autodisciplina ed, appunto, quello di sottoporsi alla vigilanza prudenziale. Qualora i tokens di pagamento siano gestiti attraverso un altro intermediario già assoggettato alla disciplina anti-riciclaggio non vi sarà la necessità di doversi sottoporre alla vigilanza né di aderire all’organismo di autodisciplina.
Infine, la FINMA chiarisce che anche la conversione di valute virtuali in valuta corrente o la prestazione di servizi di trasferimento con custodia comporta l’assoggettamento alla disciplina anti-riciclaggio.
Security token negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti i token, o meglio i soggetti coinvolti, sono soggetti alle norme federali sui titoli azionari (securities), e l’ente federale statunitense preposto è la SEC (Securities and Exchange Commission, Commissione per i Titoli e gli Scambi) alla vigilanza della borsa valori, analogo all’italiana Consob.
In particolare ci sono 3 norme nel Securities Act del 1933 che vanno considerate principalmente quando si parla di Security Token in territorio statunitense: Regulation D, Regulation A+, and Regulation S.
Regulation D
Il Regulation D potrebbe apparire la modalità più comoda per gestire una ICO poiché consente di evitare che l’offerta debba essere anticipatamente registrata presso la SEC e da questa approvata, richiedendo infatti che ci si registri on line anche dopo la prima vendita di strumenti finanziari, compilando il “Form D” e verificando che vengano soddisfatti i requisiti dell’articolo 506c e che le informazioni fornite durante la sollecitazione siano “esenti da dichiarazioni false o fuorvianti”.
Ma in questo caso gli acquirenti dei token potranno essere solo investitori accreditati e quindi meccanismi di vendita automatica tramite smart contract a soggetti anonimi non sono consentiti, e nella maggior parte dei casi, gli investitori che acquistano un’offerta ai sensi della Regulation D non possono vendere la loro quota di partecipazione per almeno 12 mesi dopo l’acquisto iniziale.
Regulation A+
Con il Regulation A+ l’emittente non è vincolata ad offrire un titolo ai soli investitori accreditati, però è necessario che tale titolo sia qualificato presso la SEC.
Tale qualificazione impone l’obbligo di registrazione del titolo attraverso un processo definito nella Form 1-A, completare un audit dell’offerta finanziaria, e attendere l’approvazione da parte della SEC.
Procedura che può essere più costosa e richiedere tempi più lunghi rispetto ad altre opzioni.
Inoltre è imposto al titolo un limite fino a un totale di $50 milioni in investimenti.
Le offerte ai sensi del Regulation A+ trattano tutti i fondi raccolti come entrate e li tassano come tali se non rappresentano azioni della società emittente.
Regulation S
Questo caso riguarda quando un’offerta di titoli si considera eseguita in un paese diverso dagli Stati Uniti e pertanto non soggetta all’obbligo di registrazione di cui all’articolo 5 della Legge del 1933. Gli emittenti dei titoli sono comunque tenuti a rispettare le norme di finanziarie in ogni paese in cui offrono i loro titoli, il che potrebbe aumentare all’inverosimile le difficoltà se i token vengono offerti al pubblico generico.
Referenze
[1] 16 February 2018, FINMA Press release “FINMA publishes ICO guidelines”
[2] https://www.finma.ch/en/news/2018/02/20180216-mm-ico-wegleitung/
[3] 6 March 2018 Types of tokens. The four mistakes beginner crypto-investors make https://medium.com/swlh/types-of-tokens-the-four-mistakes-beginner-crypto-investors-make-a76b53be5406
[4] https://nextgenerationcurrency.com/tokens-finma-ico/
L’autore: Mauro Pili,
ICOs, bitcoin, crypto, blockchain expert with a broad experience being an early adopter of bitcoin and following the evolution of its sector.Before that, CTO with broad experience in all aspects of compu ter science and Internet, programming. Project Manager, Application Developer, Administrator, and in a wide variety of business applications.
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