EtherDelta l’ho conosciuto per caso. Un bel giorno che la rete ETH era veramente congestionata e il gas price stava a 100 Gwei mi sono chiesto che diavolo stesse succedendo, i soliti gattini?
Allora grazie ai potenti mezzi di Etherscan.io sono andato a vedere chi stava facendo tante transazioni. Poteva essere che qualche mega ICO mi fosse sfuggita? Sì, anche perché me ne sfuggono tante, per fortuna.
Invece non erano i gattini e neanche la mega ICO di turno, era tale EtherDelta. Come vedete sotto, EtherDelta fa il 5% di tutte le tx Ethereum.
Ma cos’è questo EtherDelta? Di fatto è un’exchange decentralizzato per i token Ethereum. E non è decentralizzato semplicemente perché possiamo fare bonifici e spedirci token come avviene su LocalBitcoins o altre piattaforme che fanno incontrare la domanda con l’offerta e poi lasciano la gestione delle transazioni agli utenti, no. EtherDelta è uno smart contract Ethereum principalmente e quando scaricate l’interfaccia utente dentro il browser cerca immediatamente un provider Web3 per collegarsi ad un nodo Ethereum e necessita di firmare le transazioni con le quali gestirete il vostro trading.
L’interfaccia di EtherDelta è questa, è purtroppo è un po’ complicata, acerba e a tratti inquietante. Ma è probabilmente unico nel suo genere e merita attenzione e rispetto per la sfida che gli sviluppatori hanno voluto cogliere.
Merita anche prudenza però. Se non sapete cosa state facendo vi spariscono i vostri ETH e non capite nemmeno dove. Si vola senza paracadute ed è meglio volare basso all’inizio. Non mi pare la piattaforma ideale per piazzare subito ordini da $10k. Io ho cominciato con una somma da $50 circa, e successivamente da $500 e mi è andata bene, ma nei vari passaggi ho sprecato diversi $$ a causa della mia scarsa comprensione iniziale dello strumento e di quali fossero le procedure da seguire.
Quello che colpisce di EtherDelta è che ogni azione, ogni click di mouse è potenzialmente una transazione Ethereum.
Sposto gli ETH dal conto metamask al conto trading= transazione.
Creo un’ordine=transazione
Cancello un’ordine=transazione
Il fatto è che le transazioni si pagano. Al momento del mio piccolo esperimento il gas price era di soli 4Gwei (oggi incredibilmente è 1Gwei) ma ci sono stati momenti di particolare congestione e volatilità delle fee con gas price a 100 Gwei nelle settimane appena trascorse.
Ad esempio, nel mio caso non avendo capito subito che avevo un balance trading ed uno corrente separati, mi incaponivo a fare ordini che poi andavano a buon fine ma ottenevo 0.0 token in cambio. Salvo che pagavo le fee di transazione (il gas) ogni volta. Credendo fosse un problema di timing (qualcuno più veloce di me che mi soffiava gli affari sotto il naso) l’ho ripetuto N volte e via.
Alla fine però l’idea mi di EtherDelta mi piace, l’implementazione può migliorare molto ma sono sulla buona strada. E’ sicuramente un prodotto molto innovativo.
La domanda a questo punto è: ma a cosa serve? Perché non usare un classico exchange? Si potrebbe discutere per ore sulla filosofia dei sistemi centralizzati Vs. sistemi decentralizzati, di come gli exchange possono giocare sporco etc. etc. ma in realtà io sono finito su EtherDelta per una ragione molto più pratica e materiale.
Volendo acquistare i token di Pillar (ottimo progetto IMHO) ho trovato che potevo farlo su HitBTC, exchange sul quale avevo già un account. Easy peasy dunque … se non fosse che appena ho visto le fee di prelievo degli PLR mi sono veramente spaventato, in pratica la fee base per prelevare i PLR è di 150 PLR, considerato che 1 PLR = 1$ al momento in cui ho fatto questa operazione capite bene che mi sono scoraggiato.
Su EtherDelta ho speso molto meno, forse un $10-$15 ma in gran parte dovuti alla mia inesperienza nell’uso del mezzo. Senza fare nessuno degli errori che ho commesso, andando dritto nella sequenza di azioni di: deposito, spostamento su conto trading, ordine, prelievo; me la sarei cavata con 4-5 tx ETH e circa $1-$2 di fee complessive. Alla faccia degli exchange centralizzati.
PS: dopo due giorni i PLR hanno fatto un +20% 🙂
PPS: se googlate a dovere trovate diverse guide step by step su come usare EtherDelta, per lo più in inglese. Io non me la sento di scrivere una vera guida.
Rispondi