ICO Test — Case study su Gladius.io

Testiamo il test. Proviamolo con un progetto attualmente in fase di ICO, Gladius.io, che mi è stato segnalato come promettente e che mi è stato chiesto di analizzare.

Disclaimer: Il risultato del test non costituisce un suggerimento all’investimento. Non garantisco nemmeno che le informazioni che ho raccolto siano complete e veritiere, ho semplicemente dato una lettura al loro white paper e al loro sito web. Potrebbe essermi sfuggita qualche informazione importante, quindi fai la tua ricerca.

Gladius.io è un progetto che vuole fare concorrenza ai servizi di Content Delivery Network e anti-Denial of Service. Un mercato oggi dominato da Akamai, Cloudflare e pochi altri. La sua value proposition è quella di decentralizzare queste funzioni creando e coinvolgendo una comunità peer-to-peer che si sostiene grazie a incentivi in forma di token crittografici su blockchain.

 

IL PROGETTO

Check fondatezza: il progetto affronta un problema reale?

Il problema è reale, impedire o mitigare attacchi come il DDOS o fornire un sistema alternativo alle attuali CDN è sicuramente utile.

 

Check tecnologico: il problema anche se reale è risolvibile in modo pratico?

Su questo punto bisognerebbe analizzare nei dettagli la soluzione tecnica proposta, tuttavia aldilà della specifica implementazione non sembrano esserci rischi tecnologici insormontabili. I nodi della rete dovrebbero ricevere le richieste, verificarne la natura non malevola, fungere da cache locale eccetera.

Check di mercato: la soluzione anche se praticabile ha anche un mercato che possa sostenerla?

Sulla scia di progetti recenti, ma soprattutto sull’esperienza di vecchi progetti di grande successo come SETI@home, dove gli utenti partecipavano senza praticamente nessun incentivo, il mercato sembra promettente.

Check legale: la soluzione anche se economicamente sostenibile, è legalmente praticabile?

Non sembra esserci nessun rischio da un punto di vista legale nell’utilizzare le macchine dell’utente per erogare questo genere di servizi. Posto che i dati personali siano cifrati e non accessibili durante il transito.

IL TOKEN

Intanto analizza se promette dividendi e profitti e somiglia ad un bond o ad un’azione.  In tal caso molto probabilmente è una security e non supererebbe l’Howey test (vedi sezione dedicata).

Check regolatorio: se è “come” una security, è stata chiesta l’autorizzazione per la raccolta di capitali?

Non applicabile.

Check (in)utilità: se non è una security,  garantisce qualche diritto d’utilizzo di un prodotto o servizio che verrà sviluppato?

Il token detto GLA serve per pagare il servizio.

Check Ponzi: se nessun prodotto/servizio è previsto, possiamo scongiurare che non sia uno schema piramidale dove chi entra prima ha dei vantaggi a scapito di chi entra nelle fasi successive?

Check superato

Check (dis)economia: il token ha qualcosa di speciale nella dinamica e nella scarsità e non può essere rimpiazzato direttamente dalla valuta nativa (eth o btc)?

Questo punto non è chiaro dalla lettura del white paper. In teoria è previsto un sistema di fee che vanno ai vari node owner con una commissione distribuita anche a Gladius.io.

IL TEAM

Check anonymous:  il team mostra le identità dei suoi membri?

Assolutamente sì

Check skill: il team ha le competenze per risolvere il problema?

Il core team sembra formato da giovani brillanti accompagnati da un numero di advisor più stagionati.

Check organizzazione: il team ha le capacità organizzative per usare le risorse in modo efficiente?

Le esperienze manageriali del CEO e degli altri membri del core team sono difficili da valutare. La loro carriera sembra più tecnica che gestionale o imprenditoriale.

 

Check liquidità: il team ha la reputazione e la notorietà per riuscire a listare il token sugli exchange?

Il gran numero di advisor, alcuni dei quali con grande esperienza e rete di contatti rende questa evenienza abbastanza probabile.

Check “prendi i soldi e scappa”: la giurisdizione territoriale in cui opera il team offre qualche garanzia a chi investe di vedere rispettati i propri diritti?

Gladius.io è una LLC incorporata negli Stati Uniti

LA TOKEN SALE

Check codice sorgente: il contratto di token sale è open source?

Sì, https://github.com/DecentralizedIT/gladius

 

Check vulnerabilità: è stato fatto un audit sugli smart contract della tokensale da uno o più esperti indipendenti?

Sì, ed è un ottimo esempio di code audit.

https://blog.smartdec.net/gladius-smart-contracts-security-audit-d2b636499e55

Check FOMO: Fear of missing out, la token sale garantisce che in caso di transazioni appese, in coda e fuori tempo utile i miei fondi non vadano persi?

Non verificabile in modo immediato mentre la sale prevede bonus decrescenti, dal 20% nelle prime 24h fino all’1% nella terza settimana.

 

Check fallimento: la token sale ha un obiettivo minimo di raccolta noto e prevede la restituzione in caso di mancato raggiungimento?

Dal codice sembrerebbe di sì, e viene richiesta la registrazione per poter acquistare i token. Tale minimo è di $2ml

 

Check superfinanziamento: la token sale ha un massimo di raccolta capitale noto?

Sì. Pari a $12.5ml

Check termini legali: esiste un documento che spiega i termini legali della token sale?

Tale documento non è accessibile dal sito, forse diventa accessibile previa registrazione per la tokensale, ma non abbiamo provato.

Check automazione: la restituzione e altri termini della ICO sono codificati nello smart contract in blockchain o tramite escrow o altri automatismi?

Anche questo aspetto non è stato possibile chiarirlo senza registrarsi alla tokensale

 

Check coerenza: i termini legali sono corrispondenti a quanto decantato nel white paper?

Non verificato per le ragioni viste sopra.

 

Check (in)completamento lavori: esiste uno smart contract o equivalente sblocco dei fondi al raggiungimento dei risultati parziali ottenuti?

Non verificato per le ragioni viste sopra.

 

SPECULAZIONE

Check pump & dump: il team garantisce di non trattenere una percentuale sostanziale dei token?

Solo il 60% dei token viene distribuito, il 40 rimane nelle mani del team, dei founder e per non specificate “operations”. Sembra che una quantità rilevante rimanga sotto il controllo di Gladius.io. I token distribuiti al team sono comunque non spendibili per 18 mesi.

 

Check manipolazione: il team garantisce di non poter bruciare o creare nuovi token a piacimento?

Il white paper afferma che

A fixed supply of tokens will be issued during the Token Creation and no more tokens will ever be created

Tale supply è pari a 96ml di token GLA.

 

Check speculazione occulta: il sistema non prevede di bruciare token con l’utilizzo per aumentarne il valore?

Non sembra prevedere questa opzione. Check positivo.

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